Yalla Nile riscrive il lessico del lusso
Lime Edizioni
- Maggio 28, 2025
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Crocera sul Nilo
Non si tratta semplicemente di un’imbarcazione fluviale, ma di una dichiarazione architettonica che fonde ricerca estetica e rigore progettuale.
Frutto della visione dell’architetto egiziano Tarek Shamma, noto per il suo lavoro con Christian Louboutin e per la sua formazione tra Zaha Hadid e David Chipperfield, questa straordinaria dahabiyah di 50 metri è un tributo al Nilo e alla sua storia millenaria, che attraversa stili faraonici, romani, copti, ottomani, islamici e moderni. Shamma, riflettendo sul progetto, sottolinea: «Non si trattava di vendere camere, ma di creare un’atmosfera, un’esperienza, un senso di comfort che nasce dalla misura e dalla contemplazione».
Una crociera che trascende il concetto tradizionale di lusso, liberandosi da ogni ostentazione per divenire un’esperienza immersiva, riflessiva e sensoriale.



Le sei camere da letto di Yalla Nile sono concepite come spazi immersivi, disegnati per dissolvere i confini tra interno ed esterno, restituendo centralità alla percezione del paesaggio. Due di queste, situate sotto la linea dell’acqua, offreno una “prospettiva subacquea” unica, che invita a una meditazione silenziosa e a un dialogo intimo con il fiume. In questo modo l’architettura restituisce la dimensione originaria del Nilo, suggerendo anche una rinnovata visione del paesaggio, nella sua costante e lenta trasformazione. La filosofia progettuale di Yalla Nile si distingue per il suo approccio etico e filantropico. I profitti derivanti dalle sue operazioni sono destinati a sostenere realtà sociali in Egitto come la “Magdy Yacoub Heart Foundation” e “The Littlest Lamb“, che si prendono cura dei bambini orfani. Il progetto non è solo un’espressione di lusso, ma un impegno concreto per il benessere delle comunità locali. All’interno, il design racconta una narrazione visiva senza nostalgia, ma con una raffinata consapevolezza storica.

Il cuore del progetto è la suite padronale, arricchita da un trompe-l’œil botanico firmato dall’artista greco Athan Mytilinaios. Realizzato con la tecnica dell’appliqué khayamiya, l’opera trasforma le superfici in una scenografia silenziosa, dove la flora del Nilo si fa protagonista, celando e rivelando passaggi e funzioni, con una magia senza tempo. Un ulteriore elemento distintivo è la cura dei dettagli legati al benessere: sauna, angoli lettura raccolti, e salotti con divani su misura, pensati per favorire un’atmosfera contemplativa. La navigazione stessa rispecchia la filosofia sostenibile del progetto: priva di motori, l’imbarcazione è mossa dal vento e da un discreto rimorchiatore, restituendo al paesaggio il suo ritmo originario.


Le fermate lungo il fiume, nei siti archeologici di Medinet Habu, Kom Ombo, Edfu e Philae, sono pensate per un incontro solitario con la storia, riscoprendo la magia del Nilo all’alba, quando le rovine antiche emergono in un’atmosfera quasi mistica, lontano dal trambusto del turismo di massa. Ogni tappa diventa così un capitolo di un viaggio immersivo, in cui rilievi scolpiti, colonne ieratiche e orizzonti sospesi costruiscono una drammaturgia spaziale che trascende il tempo. A completare questa esperienza sensoriale è la cucina, curata da uno chef che reinterpreta la tradizione gastronomica egiziana con un approccio contemporaneo, privilegiando ingredienti locali e stagionali. Ogni piatto diventa parte dell’esperienza in toto, dove ogni elemento, dal design alla gastronomia, contribuisce a educare alla lentezza e alla riflessione.
di Adele Losito – photo Tarek Shamma, Yalla Nile

